HORUS

HORUS

Benvenuti alle Porte di Orione

"No time, no space, another race of vibrations..."
Una dimensione parallela, in cui il tempo cessa di scorrere e lo spazio non ha più alcun significato.
In realtà, nulla ha un significato proprio, oltre quello che noi gli attribuiamo o che crediamo di conoscere.
Sono Horus Der Wanderer, e sulla rotta tracciata dagli occhi di smeraldo dell'antico Gabbiano, scivolando sull'onice del Cielo e proseguendo oltre le miniere d'argento della settima Luna, Iside mi svelò la via della costellazione mitologica ove adesso vago.
Molti ho incontrato sul mio cammino, che avevano smarrito la propria via o semplicemente ne cercavano una nuova.
Io sono colui che accompagna attraverso i varchi dell'Esistenza.
Benvenuti alle Porte di Orione.
Horus il Viandante.

sabato 24 settembre 2011

Luna di Settembre

Archivolto immenso di blu profondo abisso, quasi nero. Ma il nero non si addice ai bagliori rossastri di silenzio in lontananza, non si addice ai corpi che brillano sospesi nell'antimateria e, quindi, invisibili.
Ieri sera camminavo in silenzio per una strada deserta, nero il mare nero il cielo. Ma non era nero, non ero nero, lo ero stato.
Pochi minuti prima, una vita fa, in una dimensione parallela o mai, poco importa.
Camminare nel deserto di notte offre una visione particolare e complementare delle restanti vicende: avete presente quando si spicca il volo da una rupe e ci si lancia in planata sulle vallate sottostanti?
E' facile, ognuno di noi lo sapeva fare: aprire le ali e spiccare un salto, e via il gioco è fatto.
No, non potete avere presente. E forse neanche io, forse è tutta un'illusione il cui confine non mi è mai stato chiaro dalla realtà
Ma la realtà è solo illusione con abiti buoni della Domenica.
L'illusione nacque un venerdì o forse un sabato mattina, adesso non ricordo più.
Era nata su un divano bianco, in una mattina silenziosa, solare e fredda di un tardo mese invernale, saluto singolare ad un anno improbo che andava via.
Era nata ad ora di pranzo, lo stesso orario al quale sono nato io.
Mi arrivò addosso senza che nemmeno me ne accorgessi, e da una singola mattina nacquero per gemmazione infinite notti stellate, piovose, calde e fredde.
E' singolare come da un'Illusione nata una mattina, si disveli un intero universo notturno.
E' forse la stessa Dynamis del Creato: dall'Atto Supremo iniziale, atemporale ed adimensionale, poderose ruote dentate sembravano comparire dal nulla e moltiplicarsi all'infinito, incastrandosi alla perfezione. Una perfezione in cui il rischio di restare stritolati è a volte alto, altre volte altissimo, altre volte ancora inaccettabile.
Ed è nell'inaccettabile che sviluppo la mia dimensione preferita. Per questo cammino nella notte deserta, punto di luce alata in mezzo agli oscuri. Col rischio di confondere l'elsa con la lama quando impugno la mia spada.
E cammino, cammino nell'Illusione della realtà. Dove confondo il nero col blu, dato che di bianca è rimasta solo la mia tunica.
Immagino che laggiù vi siano montagne, vallate, oceani e laghi, cose belle e bellissime.
Vedevo le stelle declinare sulla volta nera- non nera, e camminavo nel silenzio.
Abbiamo sempre sognato, ci siamo sempre sognati.

Ritorno su Orion

All'occasionale viandante che mai si dovesse imbattere in queste pagine, io narro.
Ho visto che il mio ultimo post risale addirittura al febbraio del 2009....da allora di cose ne son cambiate, e ne son cambiate veramente tante.
Ritorno su queste pagine, affinchè l'occasionale viandante imbattutovisi non abbia a rimanerne deluso.
Horus.