Vi sono molteplici stati dell'essenza angelica.
Poichè gli angeli esistono, sia nella dimensione eterea in forma di flussi di energia purissima, sia nella dimensione terrena in cui, sovente, esseri umani li ospitano dentro di sè.
In questo ultimo caso, in queste persone natura umana ed essenza angelica coesistono dando luogo ad un unicum molto particolare: in determinate circostanze, legate alla specifica matrice angelica ospitata, la natura umana si spegne ed emerge esclusivamente l'essenza angelica.
Per il resto, l'Angelo terrestre (tramite ed avanguardia dell'Angelo celeste)é in tutto e per tutto un comune essere umano, con i suoi pregi ed i suoi difetti, le sue passioni ed i suoi limiti.
Non sono esseri umani dotati di superpoteri, sono normalissimi Angeli umanizzati.
NOn so come ciò avvenga: é probabile che alla nascita o addirittura al concepimento, per via di sconosciute dinamiche universali, tali esseri superiori si insedino ("incarnino") nel concepito o nel neonato.
Vi sono diverse famiglie di angeli, e, di conseguenza, vi sono diverse razze di uomini-angeli.
Gli angeli tradizionali, flusso di energia pura, sono a propria volta ramificazioni terminali e periferiche di altri flussi ancora più elevati, rarefatti e potenti, denominati tradizionalmente Arcangeli.
Ne consegue che anche gli uomini-angeli sono ramificazioni terrestri di potenze arcangeliche.
La Kabalà ebraica conosce circa dodici arcangeli divisi per attribuzioni e sfere di competenza, tutti soggetti al supremo arcangelo Metatron, Signore dell'Universo fisico.
L'angelologia cristiana, invece, semplifica e riassume le attribuzioni di tutti gli arcangeli in tre figure ben precise ed individuate: Michele, Gabriele e Raffaele.
Vi era in origine un quarto Arcangelo, Uriele, signore delle Forze della Natura: data la sua eccessiva "somiglianza" col dio pagano Pan, venne eliminato dalla Chiesa nel tardo medioevo (sospettavano fosse un doppio giochista...)
Il primo, Michele, é l'Arcangelo supremo e gode di attribuzioni fondamentali: é cardine di bilanciamento universale nello scontro dialettico con il Male, al comando delle forze angeliche di "combattimento"; é supremo giudice universale nella pesatura delle anime; é psicopompo, ovvero accompagnatore delle anime nell'aldilà; é guardiano della Porta, ovvero sbarra il passaggio illecito tra mondo dei vivi e dei morti, nell'uno e nell'altro senso. Nell'antico Egitto, questa Forza che noi chiamiamo Michele corrispondeva agli dei Horus ed Anubis.
Gabriele é il messaggero di Dio, nel senso che attraverso di esso si manifesta l'Ordine universale affinchè esso sia noto agli uomini.
Raffaele, é il dispensatore della sapienza: la fornisce agli uomini affinchè essi progrediscano nel proprio cammino secondo il Disegno.
Gli uomini-angeli partecipano quindi della natura di uno dei tre arcangeli.
Chiariamo che qui non c'è nulla di religioso: stiamo parlando di essenze, non di manfrine popolari.
Vi sono quelli della razza di Michele, e io ne conosco qualcuno...i micheliti sono isolati, agiscono sempre da soli in condizioni di estrema difficoltà, e rischiano il culo dalla mattina alla sera che qualcuna delle merde contro cui combattono gli combini qualche casino di quelli grossi. E lì son cazzi, perchè queste bestiacce sono estremamente combattive e vendicative.
I micheliti agiscono d'astuzia, di tattica militare come se fossero delle teste di cuoio. C'è moltissima strategia militare di altissimo livello, c'è logica, c'è pianificazione, c'è raccolta e gestione di informazioni.
E' gente disillusa, a tratti cinica. E' gente che beve, fuma, scopa, si ubriaca e bestemmia pure.
Sono esattamente come la legione straniera: brutti, sporchi e cattivi ma i migliori sul campo.
E' un lavoro di intelligence il loro: più che ad Achille, assomigliano ad Ulisse o all'ispettore Callaghan.
Poi ci sono i Raffaeliti: scienziati, illuminati, genii che permettono il progresso del mondo e dell'essere umano.
Non avevo mai conosciuto invece i gabrieliti da vicino: in genere sono grandi artisti, persone che con la loro vita o con i loro gesti riescono a testimoniare il Bello, l'Armonia, in una parola l'esistenza di Dio.
Sono i più rarefatti, i più elevati.
Ed il loro potere é tanto forte e tanto immediato che, a vederli o a viverli nessuno può resistere dall'affermare che Dio esiste.
Persone normalissime che, di botto e quando meno te lo aspetti, con la stessa nonchalanche di una cameriera di pub che ad un tratto se la pensa e si mette a ballare la macarena su un tavolo, ad un certo punto ti sputano un faccia un qualche fottuto capolavoro del Creatore: tu osservi e rifletti, e giungi alla conclusione che, se esiste l'artefatto, non può non esistere l'Artefice.
E tu stai lì che guardi estasiato come un ebete.
L'esistenza di Dio, ti dimostrano tomi tomi e cacchi cacchi, pur senza mai nominarlo o senza mai averci a che fare, può essere espressa attraverso un quadro, un canto, una musica. O un ballo.
Non é questione di tecnica o di scioltezza dei movimenti, o di ritmica o di bravura: é questione di energie sublimi e colossali che si sprigionano mentre questi angeli operano secondo la propria essenza, e che investono il povero cristo di spettatore.
Ho visto due esseri apparentemente normali diventare due angeli, o forse fondersi tra loro e diventare un unico Angelo...non saprei definirlo, non ne sono all'altezza.
Ricordo solo che vedevo Luce, Luce caleidoscopica dalle tinte cosmiche che si inseguivano a spirale ruotando su un invisibile asse divino...da due diventavano mille e poi uno solo, per poi tornare mille e sdoppiarsi nuovamente davanti al mio sguardo.
Chi fossi io in quel momento, ed a cosa o a chi mi fossi trovato davanti, non lo saprò mai.
Ma so che ho visto tutte le tinte del Creato scaraventarsi in terra e zampillare.
Ho osservato estasiato ed impotente, affascinato e travolto da questo capolavoro di Dio.
Grazie ragazzi per ciò che mi avete donato, questo post é per voi due.
Horus.
HORUS
Benvenuti alle Porte di Orione
"No time, no space, another race of vibrations..."
Una dimensione parallela, in cui il tempo cessa di scorrere e lo spazio non ha più alcun significato.
In realtà, nulla ha un significato proprio, oltre quello che noi gli attribuiamo o che crediamo di conoscere.
Sono Horus Der Wanderer, e sulla rotta tracciata dagli occhi di smeraldo dell'antico Gabbiano, scivolando sull'onice del Cielo e proseguendo oltre le miniere d'argento della settima Luna, Iside mi svelò la via della costellazione mitologica ove adesso vago.
Molti ho incontrato sul mio cammino, che avevano smarrito la propria via o semplicemente ne cercavano una nuova.
Io sono colui che accompagna attraverso i varchi dell'Esistenza.
Benvenuti alle Porte di Orione.
Horus il Viandante.
Una dimensione parallela, in cui il tempo cessa di scorrere e lo spazio non ha più alcun significato.
In realtà, nulla ha un significato proprio, oltre quello che noi gli attribuiamo o che crediamo di conoscere.
Sono Horus Der Wanderer, e sulla rotta tracciata dagli occhi di smeraldo dell'antico Gabbiano, scivolando sull'onice del Cielo e proseguendo oltre le miniere d'argento della settima Luna, Iside mi svelò la via della costellazione mitologica ove adesso vago.
Molti ho incontrato sul mio cammino, che avevano smarrito la propria via o semplicemente ne cercavano una nuova.
Io sono colui che accompagna attraverso i varchi dell'Esistenza.
Benvenuti alle Porte di Orione.
Horus il Viandante.
lunedì 12 gennaio 2009
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