(pubblicato su Cafè de la Paix il 20 agosto 2007)
Nel 1999, l’uscita di “The Matrix” nelle sale cinematografiche del mondo ripropose con grande energia, seppure con termini del tutto nuovi e maggiormente aderenti al probabile, la tematica sottesa al mito della caverna di Platone, ovvero la pericolosa frattura che può crearsi tra realtà ed opinione del circostante, quando la seconda prevale sulla prima e devia quindi il percorso di conoscenza dal raggiungimento della verità.
Non senza forti riferimenti di natura mistica e soterologica, nel film Matrix, la razza umana è controllata e sfruttata dalle macchine, che fanno credere loro di vivere liberamente nel mondo del XX secolo, mentre in realtà la tengono imprigionata, coltivando uomini e donne per trarne l'energia necessaria alla loro sopravvivenza meccanica.
La gente vive senza accorgersi minimamente della realtà perché vive collegata ad un sistema informatico, chiamato appunto Matrix dai dissidenti, che invia impulsi elettrici al cervello umano, convincendo gli uomini di vivere in un mondo che, in realtà, non esiste più da centinaia di anni.
Il messaggio della filosofia espressa da Matrix risiede quindi nella constatazione che gli esseri umani, di fatto, vivano in una sorta di perenne illusione sensoriale, non solo ottica ma coinvolgente tutte le facoltà cognitive…tatto, olfatto e così via dicendo.
In questo mondo di illusione, poi (e qui scatta la componente mistica) in determinate circostanze compaiono degli Illuminati i quali, avendo raggiunto la consapevolezza assoluta, si fanno latori della Verità e si assumono il compito di portare il messaggio dell’esistenza di un Mondo superiore, l’unico mondo reale, paradossalmente non visibile e non sperimentabile proprio a causa dell’illusione costante creata dall’opinione formatasi in base all’illusione corrente.
Invero, la teoria non dice nulla di nuovo: già l’autore e filosofo ellenistico Luciano di Samosata giunse a sostenere che in realtà noi non saremmo altro che “eidola”, apparizioni o fantasmi “virtuali”.
L’elemento di novità apportato dalla teoria di Matrix, quindi, consiste principalmente nell’individuazione dell’informatica quale elemento causale della creazione di un’opinione che sopravanzi la realtà.
E qui il discorso inizia a farsi molto serio, se quel messaggio viene attentamente interpretato, scremato degli aspetti “filosofici”, calato nell’attuale realtà e da qui riletto in chiave di contrapposizione tra “virtual life” e “real life”, la prima opinione e la seconda realtà fattuale: ovvero, quando il rapporto tra le due dimensioni trascende le dinamiche della sinergia per approdare a quelle della contrapposizione.
Infatti, a ben vedere, mentre la sinergia comporta fusione ed interazione tra virtual e real life, la contrapposizione comporta necessariamente la prevalenza dell’una sull’altra.
Prendiamo ad esempio proprio casi come Netlog o i vari messengers, ove si assiste a situazioni sconcertanti.
In linea teorica, nell’ambito dei rapporti umani, questi strumenti dovrebbero assolvere al compito di mettere in contatto due o più persone tra loro.
Superata la prima fase, può presentarsi l’eventualità che il rapporto di virtual life si traduca in rapporto di real life, ovvero in altri termini che l’elemento virtuale (meramente opinionistico) venga sostituito e travasato dall’elemento reale (real life) e venga di fatto neutralizzato, ridotto a mera occasione in cui l’incontro ha trovato radici (non dissimile da un tram, da una metropolitana, da un cinema, una lezione all’università e così via dicendo)
Solita solfa, ci si conosce, ci si incontra, ci si telefona e così via dicendo.
A quel punto, si diramano le due vie: o la verità prende il sopravvento sul virtuale e lo ingloba, ed il rapporto si svolge secondo i criteri ordinari di qualsiasi conoscenza umana (ovvero, i criteri di lettura ed interpretazione della persona e dei comportamenti dell’interlocutore vengono primariamente desunti dall’esperienza in real life, tramite frequentazione diretta, telefonata, etc…mentre la virtual life viene degradata ad elemento secondario ed eventuale), è questa è sinergia.
Ovvero scatta una pericolosissima deriva patologica, che io chiamo effetto Matrix appunto, in base alla quale non solo le due strade, reale e virtuale, continuano a restare divise ed autonome, ma la prevalenza viene data alla virtuale, con eliminazione di ogni criterio collegato alla vita reale e con assunzione del comportamento virtuale ad unità di misura del tutto.
A quel punto, é il rapporto reale che viene nuovamente soppiantato dal virtuale, e diventa secondario per importanza ed effetti rispetto a quest'ultimo, che assume preminenza assoluta.
HORUS
Benvenuti alle Porte di Orione
"No time, no space, another race of vibrations..."
Una dimensione parallela, in cui il tempo cessa di scorrere e lo spazio non ha più alcun significato.
In realtà, nulla ha un significato proprio, oltre quello che noi gli attribuiamo o che crediamo di conoscere.
Sono Horus Der Wanderer, e sulla rotta tracciata dagli occhi di smeraldo dell'antico Gabbiano, scivolando sull'onice del Cielo e proseguendo oltre le miniere d'argento della settima Luna, Iside mi svelò la via della costellazione mitologica ove adesso vago.
Molti ho incontrato sul mio cammino, che avevano smarrito la propria via o semplicemente ne cercavano una nuova.
Io sono colui che accompagna attraverso i varchi dell'Esistenza.
Benvenuti alle Porte di Orione.
Horus il Viandante.
Una dimensione parallela, in cui il tempo cessa di scorrere e lo spazio non ha più alcun significato.
In realtà, nulla ha un significato proprio, oltre quello che noi gli attribuiamo o che crediamo di conoscere.
Sono Horus Der Wanderer, e sulla rotta tracciata dagli occhi di smeraldo dell'antico Gabbiano, scivolando sull'onice del Cielo e proseguendo oltre le miniere d'argento della settima Luna, Iside mi svelò la via della costellazione mitologica ove adesso vago.
Molti ho incontrato sul mio cammino, che avevano smarrito la propria via o semplicemente ne cercavano una nuova.
Io sono colui che accompagna attraverso i varchi dell'Esistenza.
Benvenuti alle Porte di Orione.
Horus il Viandante.
domenica 21 dicembre 2008
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