(pubblicato su Le Seagull Magique, 29 maggio 2008)
La Luna é tramontata, non la vedo ma veglia su di me...
Ho alzato forte il mio urlo verso di Lei, e Lei mi ha ascoltato, lo ha ascoltato.
La notte sta passando, si intravede l'Aurora.
A lungo, sono rimasto a giacere nella neve, a vedere il mio sangue colorare di rosso il bianco sotto di me...
ma ora...ora che le ferite si rimarginano, le forze tornano, tornano lentamente...
E' l'Aurora...si intravede lontana nella coltre buia sopra di me, che ora declina all'alabastro.
Non mi posso vedere, ma sento che i miei occhi cambiano colore, e fra un pò si confonderanno con quello del cielo, e il colore del cielo si confonderà con quello dei miei occhi...finchè diventeranno tuttuno.
Alzo stanco la testa...vedo il respiro che, nell'uscire dalle mie narici, si tramuta in vapore a contatto col gelo che mi attornia.
Molto tempo, sono stato rintanato dentro una grotta buia e umida, di notte, mentre fuori nevicava...ero oppresso, stordito, confuso e stanco...
Ad un certo punto, iniziai anche a temere la solitudine...era segno che non mi ricordavo più nulla, di me.
Mi ero perso, e non ricordavo più nulla....ero caduto nell'oblio, come vittima di sortilegio.
Non riconoscevo la grotta, non riconoscevo le foreste nè gli alberi, non vedevo la Luna e non sentivo nemmeno il mio stesso urlo...
L'Aurora sta avanzando...l'aria si è fermata, tutto tace come ovattato..già si distinguono i contorni degli alberi...inizio a riconoscerli di nuovo.
Inizio a ricordarmi di me...inizia a sovvenirmi qualcosa....aria sul mio volto, molta aria...battiti veloci e regolari dei miei passi nella corsa....sì, ricordo, ora ricordo!
NOn so cosa sia successo...adesso sono in piedi, e sto guardando davanti a me.
Sull'uscio della grotta, e vedo....vedo l'Alba! Ormai é l'Alba!
Un passo, poi l'altro...sembra che le ferite non facciano più male...un passo, ancora uno, e un altro...finchè iniziano a susseguirsi velocissimi....e...corro! Adesso sto correndo!
Ecco quel flebile ricordo, ora é attualità di nuovo! L'aria gelida del mattino mi investe il volto di nuovo, nel silenzio antico e mistico delle cime innevate, risuonano solo i battiti sordi della mia corsa!
Sfreccio, sfreccio tra alberi e cespugli, come impazzito e senza più controllo, finchè arrivo ad una roccia sospesa nel vuoto, e lancio il più potente urlo che io mi ricordi di aver mai fatto...l'eco dura a lungo!
Lontano, un'aquila vola...e il fratello Orso mi guarda con amorevole gioia. Forse si aspettava che da un momento all'altro sarei tornato.
Riprendo di nuovo a correre....e passo accanto ad uno specchio d'acqua gelata.
Mentre corro, alla luce oramai del mattino, vedo la mia sagoma riflessa nell'acqua ghiacciata: non ricordavo di essere così....bianco, scattante...e libero!
Ora....ora finalmente ricordo chi sono!
Sono tornato, sono tornato a me stesso.
HORUS
Benvenuti alle Porte di Orione
"No time, no space, another race of vibrations..."
Una dimensione parallela, in cui il tempo cessa di scorrere e lo spazio non ha più alcun significato.
In realtà, nulla ha un significato proprio, oltre quello che noi gli attribuiamo o che crediamo di conoscere.
Sono Horus Der Wanderer, e sulla rotta tracciata dagli occhi di smeraldo dell'antico Gabbiano, scivolando sull'onice del Cielo e proseguendo oltre le miniere d'argento della settima Luna, Iside mi svelò la via della costellazione mitologica ove adesso vago.
Molti ho incontrato sul mio cammino, che avevano smarrito la propria via o semplicemente ne cercavano una nuova.
Io sono colui che accompagna attraverso i varchi dell'Esistenza.
Benvenuti alle Porte di Orione.
Horus il Viandante.
Una dimensione parallela, in cui il tempo cessa di scorrere e lo spazio non ha più alcun significato.
In realtà, nulla ha un significato proprio, oltre quello che noi gli attribuiamo o che crediamo di conoscere.
Sono Horus Der Wanderer, e sulla rotta tracciata dagli occhi di smeraldo dell'antico Gabbiano, scivolando sull'onice del Cielo e proseguendo oltre le miniere d'argento della settima Luna, Iside mi svelò la via della costellazione mitologica ove adesso vago.
Molti ho incontrato sul mio cammino, che avevano smarrito la propria via o semplicemente ne cercavano una nuova.
Io sono colui che accompagna attraverso i varchi dell'Esistenza.
Benvenuti alle Porte di Orione.
Horus il Viandante.
domenica 21 dicembre 2008
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