(pubblicato su Le Seagull Magique, 25 giugno 2008)
Potenza di maestà antica, crocevia dei mondi.
Ma é più profondo sedersi e contemplare, a volte, quando il mare urla e ingaggia lotta di aggressione con la pietra.
E la pietra, ingaggia lotta di resistenza col mare.
Io vivo in un luogo di pietra nera, fuoco rosso e mare azzurro...a volte distinti e netti, a volte amalgamati in un'iride che sembra essere uscita dalle fornaci dell'Universo, come se l'ignoto Architetto avesse voluto lasciare un cameo, una piccola testimonianza, una miniatura dei colori che si sprigionavano durante il parto dell'Essere dal Divenire.
Mare, potenza dinamica e furia della distruzione creativa: esso massacra, sminuzza, pialla e lima...e forgia, come un antico fabbro universale senza forma nè volto.
Pietra lavica, potenza statica e immutabilità della creazione distruttiva: essa ricopre e fissa nell'effimera eternità delle generazioni umane.
Due amanti che amorevolmente si compenetrano con la furia della distruzione, quando avanguardie di pietra lavica si ergono solitarie in mezzo al mare, avamposti silenziosi e muti di una dimensione antica ed eterna, e quando braccia impudiche di mare avvolgono gli anfratti della pietra, come tentacoli portatori di vita nella fissa staticità del nero antico.
In principio era uno, e anche i due amanti erano uno: il fuoco della lava, primordiale amalgama che riassume in sè il padre Mare e la madre Pietra.
Meraviglia, ma non stupore.
Sono pietra e mare anche io, dentro le mie vene fuoco lavico.
E dalle pietre laviche che emergono dal mare, canti ammalianti di sirene.
HORUS
Benvenuti alle Porte di Orione
"No time, no space, another race of vibrations..."
Una dimensione parallela, in cui il tempo cessa di scorrere e lo spazio non ha più alcun significato.
In realtà, nulla ha un significato proprio, oltre quello che noi gli attribuiamo o che crediamo di conoscere.
Sono Horus Der Wanderer, e sulla rotta tracciata dagli occhi di smeraldo dell'antico Gabbiano, scivolando sull'onice del Cielo e proseguendo oltre le miniere d'argento della settima Luna, Iside mi svelò la via della costellazione mitologica ove adesso vago.
Molti ho incontrato sul mio cammino, che avevano smarrito la propria via o semplicemente ne cercavano una nuova.
Io sono colui che accompagna attraverso i varchi dell'Esistenza.
Benvenuti alle Porte di Orione.
Horus il Viandante.
Una dimensione parallela, in cui il tempo cessa di scorrere e lo spazio non ha più alcun significato.
In realtà, nulla ha un significato proprio, oltre quello che noi gli attribuiamo o che crediamo di conoscere.
Sono Horus Der Wanderer, e sulla rotta tracciata dagli occhi di smeraldo dell'antico Gabbiano, scivolando sull'onice del Cielo e proseguendo oltre le miniere d'argento della settima Luna, Iside mi svelò la via della costellazione mitologica ove adesso vago.
Molti ho incontrato sul mio cammino, che avevano smarrito la propria via o semplicemente ne cercavano una nuova.
Io sono colui che accompagna attraverso i varchi dell'Esistenza.
Benvenuti alle Porte di Orione.
Horus il Viandante.
domenica 21 dicembre 2008
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