"Saudade" è un termine che deriva dalla cultura lusitana, prima portoghese e poi brasiliana, che indica la melanconia, un sentimento affine alla nostalgia, una speranza che si teme vana. Ha una dimensione mistica come accettazione del passato e fede nel futuro.
È una tristezza che non fa solo male e anche un piacere che non fa solo bene.
Avete presente "girl of ipanema"? http://www.youtube.com/watch?v=mpmGKbXxaOk&fea- ture=related
La melanconia é rappresentata benissimo da quella musica, secondo me....
La definizione che ho copiato da wikipedia é eccellente, ed oltre a descrivere il significato del termine brasiliano "saudade", descrive anche il mio stato d'animo di queste ore.
Ne deduco che soffro di saudade...
Non é nostalgia: la nostalgia é il dolore (algheia) del ricordo, letteralmente del ritorno al passato (nostos)...ad esempio, l'Odissea é un grande poema di Nostos...la parabola del ritorno, nel dolore di Ulisse per il ricordo della casa e degli affetti.
Così come grande esempio di Nostos é la marcia dei diecimila reduci Ateniesi del generale Senofonte, nel grande ritorno dalla Persia verso casa...sulla stessa via che secoli dopo sarà percorsa da altri grandi reduci...i Macedoni di un ormai declinante Alessandro Magno, di ritorno dalle alture indiane del Paropamisos...Paropamisos che io ho visto in sogno ed ai cui piedi mi trovai improvvisamente, pur non essendovi mai stato.
E Nostos, per tornare ai giorni nostri, sono gli struggenti racconti di Mario Rigoni Stern...il ritorno disastroso degli Alpini dalla campagna di Russia.
La Nostalgia é quindi dolore del passato che é anche presente...la Saudade, la melanconia é dolore del futuro....ma é un futuro che si arresta al presente, e quindi non é più futuro...
Avete presente la solita storiella del treno che é passato e che oramai avete perso? quello é rimpianto....
La melanconia, invece, é quando vi affannate per arrivare alla stazione, ma avete lasciato l'orologio a casa e non c'è nessuno che può darvi informazioni...voi non sapete in effetti se il treno sia già passato o ancora debba ancora arrivare...ma avete come la sensazione che sia già passato, perchè magari avete notato qualcosa, un particolare impercettibile ma inequivocabile che ve lo fa credere...ma nel dubbio che sia solo una vostra impressione, continuate a coltivare un minimo di speranza che il treno debba passare...anche se dentro di voi non ci credete più.
Allora chinate il capo e sorridete ironicamente scuotendo la testa.
Ecco, quella é saudade.
Stasera sono molto brasiliano, nello spirito.
L'altra notte scrissi "quei giorni lì", in cui l'attesa veniva dipinta come un'attualità...meravigliosamente sconvolgente nella sua nebulosa staticità.
Stasera il fumo della mia sigaretta si alza grigio, senza nessuno di quei mille colori....tenta una piccola danza, che subito si dissolve nel silenzio della solitudine, come l'evanescente ragazza senza volto sulla spiaggia di Ipanema.
Io ballo al ritmo della bossa nova con i miei pensieri e con le mie immagini...e sorrido melanconicamente.
A tratti una sensazione più leggera, di melanconia vera e propria...accompagnata da una serena accettazione della tristezza col sorriso sulle labbra....a tratti una piccola smorfia di Nostalgia, con la disperata consapevolezza (perchè tu sai, come sei fatto) che un pezzetto di qualcosa non riuscirà ad andarsene più via.
Il sorriso della saudade é il sorriso dell'autoironia....del guardarsi e ridersi in faccia, dicendosi "stupido, stupido, stupido! di nuovo! ma quando imparerai?" ... ma é un sorriso un pò tirato agli angoli della bocca, lo ammetto...
Nello stesso momento in cui uno osserva quanto tirato sia il sorriso agli angoli della bocca...la bocca si apre in un sorriso ancora più grande, perchè ti viene da pensare quante parole avresti voluto fare uscire dalla tua bocca...quante cose avresti voluto dire...le parole che avresti voluto dire, quelle parole.
E ti si visualizza il tracciato, il percorso che quelle parole avrebbero eseguito: cuore, poi bocca, poi occhi...
Sì, occhi.
Non orecchie, occhi.
Perchè nel momento in cui nascono quelle parole, nella tua mente e davanti a te hai due occhi...e non due orecchie.
Due occhi che brillano come due stelle col sorriso sotto...
E mentre continui a sorridere ad occhi scuri al vuoto davanti a te, vedi il fumo grigio della sigaretta che continua a danzare sull'immaginaria spiaggia di Ipanema, fino a diventare sottile, sottile, sottile....immagine di quella speranza che sparisce leggera leggera,
E come é sempre stato nel tuo stile, al suono del sax ed al ritmo della melanconica bossa nova, non ti resta che fare una cosa: abbassare la falda del tuo panama bianco, col sorriso della saudade sulle labbra... allontanarti in silenzio e in punta di piedi, con discrezione e senza far rumore, e riprendere la tua strada....sparire nel nulla e non lasciare nessuna traccia.
Finchè di te non resterà che una sigaretta spenta e fumata a metà, abbandonata sulla spiaggia di Ipanema...cui presto nessuno farà più caso, tanto un giorno verrà portata via dal mare.
E ti sorprendi a sussurarti "Ah, por que tudo é tão triste?".....
Anche se non sei brasiliano e non conosci il portoghese.
Buonanotte da Horus il brasileiro
Olha, que coisa mais linda,
Mais cheia de graça,
É ela, menina, que vem e que passa,
Num doce balanço, a caminho do mar.
Moça do corpo dourado,
Do sol de Ipanema,
O seu balançado
É mais que um poema
É a coisa mais linda
Que eu já vi passar
Ah, por que estou tão sozinho?
Ah, por que tudo é tão triste?
Ah, a beleza que existe
A beleza que não é só minha,
Que também passa sozinha.
Ah, se ela soubesse
Que quando ela passa,
O mundo inteirinho
Se enche de graça
E fica mais lindo
Por causa do amor.

Non smetterò mai di leggere questo blog.sensazioni che provo da tempo e provo ancora...
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